mercoledì 6 aprile 2016
I Favolosi anni '50
Vistì di tucc i dì e Vistì da la festa... Il vestire quotidiano e il vestire a festa... Valeva per tutti per bambini, ragazzi giovani e adulti. Si vestiva a festa soprattutto quando si andava in chiesa o nei giorni festivi. Quando si era a casa, nei giorni feriali si era vestiti in modo più modesto: di tucc i dì. I bambini e gli adolescenti da maggio fino a settembre i pantaloncini corti: era un modo per sporcarsi di meno. le bambine portavano sempre o quasi le gonne: in dialetto la gonna si chiamava "pedàgn". Molte nonne all'antica portavano anche loro un "pédagn", ma arrivava alle caviglie. Se vestivano di nero significava che erano vedove. Le donne più vecchie portavano al "panèt" in testa mentre gli uomini portavano il cappello o "capèl" in dialetto. gli uomini vecchi non portavano mai la cravatta, i nostri papà la portavano nei giorni festivi più solenni. I nonni portavano il gilè di colore scuro. La domenica un certo numero di uomini andavano all'osteria per giocare a carte o a bocce, "giugà a li buci". Un segno di distinzione per le donne più anziane era mettere uno scialle sulle spalle nei giorni di festa solenne.
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